Scrittore e pensatore statunitense. Animatore del movimento "trascendentalista",
volto al rinnovamento culturale della società americana, trasse
ispirazione soprattutto dalla filosofia idealistica tedesca. Egli intendeva il
trascendentalismo soprattutto come fiducia nella divina bontà della
natura umana e nell'eccellenza dell'istinto dell'uomo, ponendosi quindi in netta
opposizione alla concezione calvinistica del peccato e della dannazione eterna.
Il suo pensiero costituì il punto di convergenza e di origine di varie
correnti di pensiero americane. Egli espresse meglio di chiunque altro lo
spirito del suo tempo: l'ottimismo, la fiducia, l'amore per le novità
della tecnica. Tra le opere:
Uomini rappresentativi, 1850;
La guida
della vita, 1860;
Società e solitudine, 1870;
Lettere e
intendimenti sociali, 1876 (Boston 1803 - Concord, Massachusetts 1882).